venerdì 12 settembre 2014

Underground (tautogramma in U)


Un ultrasuono urtava Ursula, usuraia untuosa.
Uffa! Undicimila ukulelisti, un’ulcera urticante, un’ubicazione umida: uccidetemi1.
Ursula.
Uh?! – urlò Ursula. – Un’udienza ufficiale?
Urgentissima, – uggiolò un’ultimogenita, umilmente.
Uhm…
Umanizzatemi.
Ubbidirei, unendoci un’utilità.
Un usufrutto?
Usurperai un utero umano, Ursula utilizzerà un’ugola: ufficializziamo, usignolo?
Urca! – urlava ufficializzando. – Ubriaca, umetterò uccelli umani!
Urinerai.
Urrà!
Utopia”2.

1 Non si erano mai trovati tanti suonatori di ukulele come il 20 agosto 2011 in Svezia: a Helsingborg erano 1547 (non undicimila). Dopo essere entrati nel Guinnes dei primati hanno strimpellato per ore nauseando la povera Ursula.
2 Ursula pensa così perché nella fiaba di Hans Christian Andersen la Sirenetta non diventerà mai umana: perderà la voce ma l’utero resterà un’utopia. Nella fiaba inoltre – a differenza del cartone animato targato Walt Disney in cui appunto si chiama Ursula – la Strega dei mari non ha un nome.

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